sabato 10 agosto 2013

le Vacanze in Montagna (inverno) (romanzo buffo).

le vacanze in montagna   (inverno).

nuovo blog, vecchia storia.
la montagna, per me, è più bella... bianca.
novembre 1981. spedizione in Val Gardena per riservare un appartamento per le vacanze natalizie.
ormai si è fatto buio, e non abbiamo trovato nulla di umano, vuoi economicamente, vuoi dal punto di vista logistico. cerchiamo almeno quattro camere e siamo ragazzini. ah, non ultimo, siamo in una valle di "crucchi". per la serie "mission impossible"...      
stremati, delusi, amareggiati, ci fermiamo in una "speck stube", poichè dalla mattina non mettiamo le gambe sotto un tavolo.    
uscendo, ci scappa l occhio su un cartello con la scritta "villa Hartmann. si affittano appartamenti e camere", ovviamente in tedesco .
la salita è impervia, facciamo la conta per chi salirà. tocca a me. mi avvio, sicuro che troverò esattamente ciò che cerchiamo...
...balle. maledico la conta. suono il campanello, sperando che ritardino ad aprire per permettermi di rifiatare. mi apre un distinto signore dai capelli bianchi come la neve che circonda la villa. Herr Hartmann mi mostra l appartamento, sopra la loro abitazione.
mi sembra di essere a "scherzi a parte". cerco le telecamere. niente.
appartamento intonso, appena terminato. colpisce il profumo del legno stagionato e verniciato di fresco, ed il bianco delle pareti, immacolate.        
vado a chiamare gli altri, ancora incredulo. "ci chiederà una cifra assurda". e invece no.    
dantercepies, plan de gralba, ciampinoi, mitiche piste che ci hanno visto protagonisti di slaloms e cadute, entrambi degni di nota.
ma vi debbo raccontare qualche divertente aneddoto, piuttosto che di serpentine.
le camere avevano il loro perchè. giampaolo e gianni erano in camera insieme, poichè veri fanatici sciatori. la mattina, svegliandosi per primi, si sorbivano regolarmente le lamentele di Herr Hartmann. sì, perchè noi altri giocavamo a tressette, mangiavamo e facevamo casino fino all alba e, con calma, la mattina ci recavamo sulle piste.
e come non citare il minestrone liofilizzato del nanaglio, che, dopo giorni, se "rumavi" sul fondo, ancora era tiepido.  
e l angolo "bariola" ? era un mucchio selvaggio di panni, sporchi, in camera di marco e il nanaglio,  più somigliante ad un formicaio gigante africano che a qualcosa di umano, dove, se qualcuno non trovava qualcosa, si recava e, miracolosamente, trovava la cosa perduta .
ma, dovendo ricordare l episodio emblema della vacanza, non v è dubbio: la palma spetta a "giampaolo e il vetro rotto".
a ragione o a torto, il buon giampaolo era tacciato di portar jella. ovviamente io, da buon amico, mi ero sempre rifiutato di crederlo.
un bel giorno, nefando anzichè no, qualcuno (perdono per non ricordare il colpevole) spinse il nanaglio (non vedendolo, data l altezza), sul vetro della porta della cucina.
il problema non era sostituirlo, quanto non farsi scoprire da Herr Hartmann. ci riuscimmo, novelle pantere rosa in barba all  ispettore cluseau tetesko.  
discutendo bonariamente su come montare il vetro nella porta, giampaolo dissentì dal sottoscritto, generando una amichevole divergenza, sfociata in un suo: "cat vegna na schegia in an dì".
detto. fatto.  
dopo dueminutidue, nel muovere il vetro, QUELLA! scheggia mi si conficca nel dito. dopo un attimo di innaturale silenzio, ho rivolto all attonito giampi la più incredibile serie di improperi della storia moderna, partendo con un "allora è vero, hanno ragione" per concludersi con l apoteosi di un "bruta grola marsa".
non vi dico quanto mi sia dispiaciuto per quella sfilza di improperi rivolta, per giunta, ad un caro amico.
ma, come dice il mio amico marco di roma, "quanno ce vò, ce vò!".
tralascerò il fatto che, partiti in sette in casa Hartmann a Natale, ci siamo ritrovati in cinquanta mantovani a festeggiare l ultimo dell anno al "medel" di Selva... a dimostrazione che una volta, anche senza telefonini, comuters, palmari, facebook e dintorni, il modo sano di divertirci lo si trovava comunque.  
ah, giampaolo ed io siamo ancora ottimi amici, vero Grollone ?

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