lunedì 29 luglio 2013

la Stalla (discoteca).

la Stalla.
 
oggi vorrei rivolgermi ai più giovani, ai figli dei miei amici, visto che parecchi leggono il blog insieme, la qual cosa mi fa estremamente piacere e mi riempie di orgoglio, in quanto considero gli amici ottimi genitori.
mai, e dico mai, avrei pensato di essere considerato come esempio per i figli dei miei amici... sinceramente, avrei preferito non scrivere questo tipo di blog ed essere considerato un "ca..one" da amici e figli...
ma tantè...
la Stalla era il luogo dove ci si ritrovava il sabato sera.
sì, perchè una volta si usciva soltanto una sera a settimana...
la serata si svolgeva sempre nello stesso modo: cena (pizza e coca) (cola, allora conoscevamo soltanto quella...) abitualmente al Ritz, gloriosa pizzeria (poi anche ristorante, chiamato dai signori Tonelli, con estrema fantasia, Ritzino).
ape... non pervenuto (non c era il tempo materiale, visto che a cena si andava alle otto. e dico otto).
e, udite udite, in disco si andava... alle undici ! (i più fighetti a mezzanotte, ma si perdevano Avio Bonazzi, titolare del locale che, al grido di "benvenuti alla Stalla, dove si mangia si beve e si balla", dichiarava l inizio della serata).
e poi... Poesia. era il clou della serata, solo per intenditori (nel senso che nessuno è mai riuscito ad "intendere" il senso delle parole di Avio).
i dj ? ruspanti, mantovani, o addirittura di Cerese.  Liro e Nada, altrochè Christophe Le Friant, alias Bob Sinclar...
e la Musica era Musica, con la M maiuscola.
Donna Summer, Barry White, i Bee Gees, George Michael... nomi che ai giovani di oggi non dicono nulla, ma che ai genitori ricordano il primo amore, il primo bacio... non escludo che il buon Barry sia stata la colonna sonora del vostro concepimento... chiedete a papà...
poi, all una, i primi genitori cominciavano ad intrufolarsi, furtivi, per scovare la figlia, sperando di non trovarla avvinghiata al morosino dell occasione...      
la serata, inevitabilmente, finiva allo "chez vous", La paninoteca, dove il menù era un classico: panino con arrosto e salsa di carciofi e la miglior "banana split" della storia della "banana split". incomparabile.
e così, tra bagole e risate, si tirava tardi, ma non troppo, poichè la maggior parte di noi il giorno seguente avrebbe giocato a calcio.  
tutto quì.
ma a noi piaceva.    
e non rimpiango un solo istante, una sola risata, una sola banana split, di quella meravigliosa adolescenza.

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